Scomparso il Prof. Giorgio Tagi, Emerito dell’Università di Bergamo

Scomparso il Prof. Giorgio Tagi, Emerito dell’Università di Bergamo

 

Giorgio Tagi, bocconiano, dopo un breve periodo presso la cattedra di Tecnica Bancaria, si è formato e ha collaborato a lungo con l’Istituto di Tecnica Industriale e Commerciale e con l’Istituto di Studi sulle Borse Valori Lorenzetti.

Professore di Tecnica Industriale ha sempre attribuito particolare rilievo alla Finanza Aziendale ed ai mercati finanziari. Proprio questa specializzazione si ritrova nel profilo accademico e nelle numerose pubblicazioni di Tagi sui temi della Finanza aziendale, sulla regolamentazione e sulle operazioni di Borsa, sull’economia delle imprese industriali, con contributi innovativi e rigorosi.

Accanto alla intensa attività di studioso, il Prof. Tagi ha svolto un qualificato impegno in campo professionale, facendosi promotore di importanti iniziative e assumendo posizioni di valenza nazionale, sempre focalizzate sui temi a lui più cari, finanza e mercati finanziari. Agente di Cambio alla Borsa Valori di Milano, è stato Presidente del Consiglio Nazionale degli Agenti di Cambio, founder dell’Associazione Italiana degli Analisti Finanziari – AIAF e a lungo Presidente, molti sono i suoi contributi su riviste prestigiose, come Banche e Banchieri.

Intensa è stata, pure, l’attività di docenza, non solo presso la sua Università d’origine (Teoria e Politica Finanziaria), ma anche alla LUISS di Roma (Finanza Aziendale) e, soprattutto, presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bergamo (Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese Industriali), la stessa Università che gli ha conferito il titolo di Emerito; un grande studioso, un Maestro, punto di riferimento per il mondo accademico e per la più qualificata prassi.

Ma se la statura del Prof. Tagi si staglia come accademico, ugualmente apprezzabile ed indimenticabile è la sua figura umana. Chiunque lo abbia personalmente conosciuto non ne può che ricordare le doti umane di disponibilità a “venire incontro” e a comprendere le esigenze dei suoi interlocutori, doti che si apprezzano, ancor più, se si associano al ruolo a alla importanza della persona, professore e professionista di elevata statura.

E’ con commozione e con ricordo indelebile che salutiamo il Professore, raccogliendoci in questo momento molto triste, accanto alla sua famiglia.